Ci siamo, segnatevi questa data: 1 Gennaio 2024.
Da questo giorno parte la ZES Unica per il Mezzogiorno che sostituirà le attuali 8 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) governate dai Commissari Straordinari nominati dal Governo di concerto con le Regioni interessate.
E con la ZES Unica nasce lo Sportello unico digitale Zes Sud: la piattaforma alla quale accedere per ottenere i finanziamenti previsti dalle imprese insediate nel Mezzogiorno.
Come oggi nei singoli Portali delle 8 ZES, il portale web della Zes unica fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese coinvolte.
Presentando l’istanza di accesso ai finanziamenti, le Imprese che intendono avviare attività economiche, insediare attività industriali, produttive e logistiche, determineranno la partenza dell’ istruttoria tecnico-amministrativa, finalizzata al rilascio di tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto.
Lo sportello unico digitale diverrà il punto di riferimento per le imprese al posto degli attuali 8, rappresentando un unico Portale presso il quale presentare un’istanza completamente informatizzata.
I benefici economici e amministrativi andranno a vantaggio delle imprese che intendono procedere alla realizzazione, ampliamento, cessazione, riattivazione, localizzazione e rilocalizzazione di impianti produttivi.
Saranno coinvolti inoltre gli interventi edilizi, compresi quelli di trasformazione del territorio ad iniziativa privata, gli interventi sugli edifici esistenti e quelli necessari alla realizzazione, modifica ed esercizio di una attività produttiva; oltre alle procedure dedicate alla realizzazione, all’ampliamento e alla ristrutturazione di location per eventi sportivi o eventi culturali di pubblico spettacolo.
Fino a quando la piattaforma non sarà completamente operativa, le imprese dovranno adempiere alle richieste di autorizzazione attraverso gli sportelli esistenti e competenti sul territorio.
Per quanto riguarda il credito di imposta per gli investimenti, l’articolo 16 della legge n° 124/23 stabilisce che, per l’anno 2024 e fino al 2026, alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali, destinati a strutture produttive all’interno delle zone ricadenti nella ZES Unica, viene concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo di spesa definito.
Sono agevolabili gli investimenti inseriti in un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, oltre che all’acquisto di terreni e all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Una grande opportunità per il SUD del nostro Paese che aspetta di poter esprimere il massimo della sua enorme potenzialità .
Resta sempre il dubbio della capacità politica e burocratica di mettere a terra questi finanziamenti.
Non sarebbe la prima volta che iniziative pregevoli si scontrano con la realtà dell’impianto burocratico italiano, capace di mette in fuga imprenditori avezzi a sfide globali che, una volta arrivati in Italia, decidono di tirarsi dentro.
